8 Best practice per la sicurezza dei dati negli ambienti ibridi IT

Operare in ambienti ibridi può diventare davvero complicato a volte.
Sempre più organizzazioni spostano i propri dati sensibili nei cloud pubblici, aumentando la necessita di mantenere i dati privati e al sicuro.
Le aziende – infatti – hanno il compito di garantire la massima sicurezza e conformità dei dati per soddisfare le normative stabilite dai vari governi.
Perstando molto attenzione, perchè anche un piccolo errore può mettere a repentaglio la privacy causando gravi danni e disservizi.
Come garantire la sicurezza dei dati negli ambienti ibridi?
Automatizzare le misure di sicurezza
Quando si tratta di proteggere il cloud ibrido, è sempre consigliabile concentrarsi sull’automazione dei processi.
L’automazione di processi come la codifica dell’infrastruttura e il controllo della conformità di sicurezza dell’ambiente implementa la sicurezza dei dati.

L’automazione dei processi ti consente di tenere traccia dei tuoi database e ti informa sulle potenziali minacce in tempo reale.
Concentrarsi sulla crittografia dei dati di alto livello
Mantenere i dati crittografati aiuta a prevenire minacce come l’accesso non autorizzato ai dati e perdite impreviste.
Eseguire la crittografia dell’intero disco, la crittografia hardware e IPsec per la cybersecurity in ambienti ibridi è fondameltale.
Formare il personale con corsi di sicurezza informatica
Il personale di un’azienda spesso rappresenta alcuni dei maggiori rischi per un ambiente ibrido.
Quando si dispone di un ambiente cloud a cui è possibile accedere da qualsiasi luogo e che viene utilizzato per archiviare e condividere i dati all’interno di un ufficio, il rischio di attacchi informatici cresce.
Anche solo dimenticarsi di disconnettersi dal computer aziendale o di connettersi a una rete Wi-Fi pubblica può compromettere la sicurezza degli ambienti ibridi.

Gestire i dati in modo costante
Dal momento in cui i set di dati vengono creati o importati nel sistema, è necessario effettuare una classificazione sicura di conformità e il rilevamento di potenziali minacce.
Per farlo, basta automatizzare la classificazione dei set di dati su più origini dati e migliorarne la visibilità attraverso un monitoraggio costante.
Mantenere un controllo sui diritti di accesso ai dati
Per mantenere sicuro l’ambiente, i diritti di accesso ai dati devono essere attentamente controllati soprattutto se il database è accessibile a più persone.
I dataset specifici dovrebbero, infatti, risultare accessibili solo a personale autorizzato.
Come fare?
Ad esempio, implementando l’autenticazione a più fattori!
Prestare uguale attenzione alle parti cloud e ai locali del tuo ambiente
Assicurati sempre di avere gli stessi controlli di sicurezza per le parti cloud e on-premise del tuo ambiente ibrido.
Gli utenti spesso commettono l’errore di presumere che l’host gestirà processi come la gestione dell’identità e degli accessi (IAM), la gestione dei firewall e la creazione di backup.

Sebbene il server fornisca alcuni strumenti per aiutare gli utenti a gestire questi processi, è importante che collaborino con i loro fornitori IT per mantenere i loro sistemi configurati e protetti come se fossero ambienti locali.
Verificare regolarmente i framework di sicurezza
Sebbene fornisca la scalabilità e la flessibilità di un cloud pubblico, un ambiente ibrido offre maggiore controllo sui dati fornito dai cloud privati.
Per questo è importante controllare i framework di sicurezza regolarmente.
Criptare tutte le sessioni di rete
Infine, è consigliabile per gli utenti del cloud ibrido crittografare ogni sessione di rete per proteggere i propri dati in movimento.
Se gli host nell’ambiente comunicano tramite Internet Protocol (IP), è possibile utilizzare IP Security (IPSec) per rendere criptica la comunicazione, proteggendo così il proprio ambiente ibrido.